Nei campi, il grano cresce forte e sano

Siamo arrivati nella stagione invernale che presenta né gelate né neve e in quanto a piogge, sembra che per ora non ce ne siano in arrivo. Il sole splende alto e le temperature tra alti e bassi fanno continuamente pensare ad una follia climatica palese che già lo scorso anno ci ha fatto rimanere col fiato a volte sospeso in tante occasioni.

Ad ogni modo e al di là di preoccupazioni che potrebbero incombere abbondanti nell’aria, io sono sempre fiduciosa. D’altra parte ci si deve rassegnare all’evidenza che da una parte ci palesa le difficoltà della MadreTerra e dall’altra mi fa pensare che non ci si può opporre in alcun modo ad una grandinata violenta, ad una bomba d’acqua, ad una siccità difficile da gestire, né ad un vento che pieghi spighe fino a coricarle a terra. E direi che va bene cosi: non sentirsi padroni di una Natura più evoluta di quanto noi possiamo anche solo immaginare è più che mai necessario, fosse anche solo per sfuggire alla narrazione imperante fatta di un dominio umano soverchiante quanto insensato se non distruttivo di cui siamo o complici o inconsapevoli. 

Quindi vi terrò aggiornati sul viaggio che ci porterà alla primavera, alla gestazione del raccolto che verrà con uno sguardo al cielo, tanti alla terra, molti ai compagni di viaggio.

Avantitutta 

Il grano di #Paneurbano cresce

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